VAN TRIP

Una delle poche certezze che ho accumulato nella mia vita è sicuramente l’attitudine ad assecondare le mie fantasie. Ho tante passioni e curiosità in questa vita e fin da bambino venivo attratto dai lavori manuali: elettricità, elettronica, costruzioni ecc..

Il fatto di scegliere un lavoro informatico ha solo fatto accrescere la voglia di tornare appena potevo a costruire, inventare e sperimentare.

Girando il mondo in bicicletta ho incontrato moltissimi viaggiatori, ognuno con la sua storia ed il suo particolare modo di viaggiare, è inevitabile in questi casi non domandarsi se uno di questi stili ci possa appartenere un giorno. Be, come avete capito, l’idea di prendere un vecchio furgoncino e di allestirlo con le mie mani mi esaltava e faceva viaggiare già la mia mente.

 

Così, dopo un’accurata ricerca ho trovato la mia prima casa su ruote, un Vivaro del 2002 con 200.000 km e qualche lavoro da fare al motore ma con la carrozzeria in perfette condizioni. 2250€ più passaggi di proprietà e divenne mio!

Da quì iniziò già il mio “viaggio”. Sketch Up sempre aperto sul pc e ogni giorno cercavo di spostare (virtualmente) i mobili per trovare la soluzione ideale. Quando lo spazio è poco ogni centimetro può fare la differenza e basandomi su alcuni capisaldi come il potersi sedere al tavolo uno di fronte all’altro ho trovato la miglior sistemazione.

Due panche una di fronte all’altra, tra cui una estendibile per diventare un letto. Fornelli, lavandino (con doccino esterno), frigorifero e riscaldamento.

Per la parte elettrica ho preferito fare le cose come si deve, non ho intenzione di stare in campeggio, io viaggio in libera e devo essere indipendente dalla corrente elettrica e poter lavorare ovunque con il mio pc.

Per la parte elettrica ho preferito fare le cose come si deve, non ho intenzione di stare in campeggio, io viaggio in libera e devo essere indipendente dalla corrente elettrica e poter lavorare ovunque con il mio pc. 

Due grandi pannelli solari policristallini per un totale di 200w sono stati sistemati sul tetto per dare abbastanza ricarica alle due batterie da 110Ah ciascuna. 

La truttura in alluminio che tiene i pannelli in posizione è stata realizzata con i profili di alluminio utilizzati per i serramenti delle case e sempre con la stessa ho creato un portapacchi utile per caricare la mia amata bicicletta. 

Il 19 luglio inizierò a viaggiare verso Est senza una vera meta.  Salirò fino a toccare la Finlandia per poi scendere pian piano, attraverso la Russia, fino al Kazakistan. Da quel punto si deciderà come continuare!

Il viaggio in bicicletta di 3 anni fa è ancora nel mio cuore e per questo non escludo di poter tornare alle origini; il mio fedele destriero sarà legato sul tetto del furgone e mi darà la possibilità di poter cambiare tipologia in qualunque momento. Chissà!

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